2015 raid in sicilia con max e stefy - il mio Savage

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2015 raid in sicilia con max e stefy

Diario di bordo > Raid > Sicilia con Tremolino
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Quest’anno sono riuscito a liberarmi e sono ben contento di unirmi all’equipaggio di Tremolino.
La Sicilia è la nostra meta ed abbiamo una decina di giorni per raggiungerla e girarla con molta calma. Rande vu il 6 Agosto: atterro al Fly Club di  sant’Agata de Goti cinque minuti dopo l’arrivo di Max che proviene dal campo di santa Rita vicino Cascia. Con Stefania è in viaggio già da un paio di giorni. E' un giorno feriale , c'è poca attività sia in volo che sul campo. Il presidente del club ci accompagna nel borgo di santa Agata de Goti dove scopriamo uno dei più bei borghi d’Italia. Pranzo alla Piana del Mondo agriturismo a 4 km. Nel pomeriggio al campo si fanno vedere un po' di piloti e tra una chiacchiera e l'altra arriviamo all' ora di cena. Antipasto di lupini ed olive, pizze in famelico ritardo.  Le tende sono montate sotto l'ala e siamo pronti per l'indomani.

Tappa tranquilla, panorami bellissimi nell' aria fresca del mattino. Max è carico ed è un po' più lento di me. Ci aspetta una pista in asfalto, per i nostri aerei non è il massimo considerando che le nostre bush sono gonfiate a bassa pressione. Comunque atterriamo senza problemi e ci parcheggiamo vicino al boschetto che è a ridosso dell'aviosuperficie. Come al solito la prima cosa che facciamo è quella di rifornire i nostri mezzi. Pranzo in agriturismo “Parco Verde” ad un paio di chilometri. Si percorrre a piedi una strada in mezzo ai campi coltivati in aperta campagna. Menù ricercato a base di "carinerie vegetali e prodotti locali" .... ohibò.....replicato anche per cena. Sul campo trovo un gruppo di aliantisti di Rieti e una troupe della Rai lì apposta per un breve servizio giornalistico. Mission possible :pubblicizzare l’aviosuperficie. Nel pomeriggio un anticipo di quello che sarà la condizione meteo che ci accompagnerà per tutto il viaggio: una sacca depressionaria formatasi nell'adriatico proveniente dalla Grecia spinge nuvole minacciose fin sopra le nostre teste. Il temporale è assicurato. Si passa il tempo quindi a cercar di capire cosa ci attende il giorno dopo, ma di fatto la rotta prevista è confermata. Sarà Zungri in provincia di Vibo Valentia.

Partenza la mattina presto come al solito. le tende sono fradicie di pioggia.  Il maltempo è previsto nel tardo pomeriggio.Il volo è intagliato a bassa quota sulla costa tra scogliere a picco e spiagge strette. C'è un vento fastidioso che scendendo verso il mare provoca un po’ di turbolenza che termina quando il terreno si fa pianeggiante.   Contiamo di essere sul riporto più vicino all’aeroporto di Lamezia per le 8 e 15 momento in cui è più facile che ci lascino passare. All’ora X siamo in vista dell’aeroporto di Lamezia. Chiamata radio ed i controllori acconsentono l’attraversamento in testata pista. Arriviamo a Zungri, Tropea è a una ventina di chilometri. Il campo è a circa 2000 piedi di quota ed in leggera pendenza. Abbiamo contattato Paolo che troviamo sul campo . Simpatico e cordiale è proprietario di un Savannah anfibio. Ci accompagna a far benzina . Visitiamo Tropea. Percorriamo il paese in lungo e largo confusi tra una miriade di villeggianti. Fa molto caldo. Il pomeriggio come al solito piomba il temporale e dalla spiaggia è un fuggi fuggi generale. 
Che problema c’è ?! Aspettiamo che spiova davanti ad un gelato e poi facciamo ritorno al campo. . Controllo delle meteo per il giorno dopo e cena con Paolo in un paesino lì vicino. Ottimo.


Passiamo su Gioia Tauro incrociando alcune navi che escono dal porto.  Ancora costa fino a quando si intravede in lontananza quella siciliana. Sullo stretto da pilone a pilone il passaggio è suggestivo. Si procede sempre sulla costa nord per poi entrare decisamente verso l'interno in direzione di Caltanissetta. Faccio fatica a trovare il campo Avioclub Centro Sicilia Walter: è una striscia bianca a 1804 ft. che si confonde facilmente . Percorsa da nord a sud termina decisamente in discesa con una pendenza che a me sembra di più del 4% dichiarato. Fondo decisamente da bush. Il Relais Tenuta La Fenice è  carino ed ha una piscina è decisamente accogliente. Il pomeriggio scambiamo quattro chiacchiere con il gestore non senza il solito temporale che lava per l’ ennesima volta gli aeroplani. Cena purtroppo da dimenticare.

Decolliamo da Caltanissetta la mattina, come al solito. Il nostro slow flying è molto confortevole. Caltanissetta è in posizione centrale e strategica rispetto a qualsiasi destinazione sull'isola. Rotta verso San Vito lo Capo passando su un tappeto di nuvole ma sempre mantenendo il contatto con il terreno. Poi verso le tonnare del golfo di Castellammare su un mare incantevole. Il vento che viene da ovest e sbatte sul monte Speziale provoca dei rotori che ci sballottano continuamente. Ma il panorama è mozzafiato e merita davvero. Arrivati alla punta dopo la riserva dello Zingaro facciamo un breve sorvolo di San Vito e  torniamo indietro quasi sulla stessa rotta, salvo dirigersi a metà strada verso Sciacca. L’aviosuperficie è a ridosso di capo San Marco. Ci accoglie Claudio che sarà sempre gentile e disponibile. Giro di Sciacca e test gastronomico della mitica granita di Aurelio. Il maltempo pomeridiano è in pratica un esteso annuvolamento. Stavolta gli aerei sono in hangar.

Decollo come al solito al mattino con una coperta di nuvole nere che incombe sulle nostre teste. Comunque riusciamo a percorrere la tratta programmata in tranquillità sorvolando la bellissima costa fino a raggiungere Marina di Modica. Poco distante Scicli che merita un breve sorvolo. L’ Aviosuperficie Oasi del re è organizzatissima. Max nel pomeriggio ha il suo gran da fare per riversare il contenuto delle riprese fatte con le GoPro. Anch'io do il mio piccolo contributo… quando mi ricordo di accendere la mia in modo corretto. Bighelloniamo in giro per Marina di Modica concedendoci più di una pausa seduti al tavolo del bar dove servono le migliori granite. Il maltempo intanto ci ha raggiunti e saremo molto indaffarati a leggere previsioni meteo e cercare rotte alternative per raggiungere Calatabiano il giorno dopo. Su suggerimento di Raffaele Gestore dell'aviosuperficie escludiamo di passare per l’interno.
Al mattino sembra proprio che un temporale si abbatterà sull'aviosuperficie. Lampi e tuoni in lontananza ci hanno preoccupato già prima dell'alba. Intanto si fa colazione poi si decide. Decolliamo un po' più tardi del solito e percorriamo tutta la costa lasciandoci alle spalle nuvole gonfie di pioggia. Sulla nostra rotta abbiamo l'aeroporto di Catania. Ci allarghiamo sul mare e tagliamo bassi sull'acqua. Di colpo la mia radio si spegne e comicio a pensare a cosa altro si possa spegnere......
Arriviamo a Calatabiano dove credevo di trovare un’aviosuperficie in piena attività ed invece non incontriamo nessuno. Abbiamo preso due stanze nel B&B che sta proprio lì accanto. Picchettiamo, visto la meteo che si prepara e facciamo in tempo per un tuffo in piscina. L’Etna è completamente oscurato da nuvole minacciose che sembrano rotolare giù per la valle velocemente. Il protrarsi di questa situazione ci costringerà all'unico cambio di rotta per il giorno dopo. Nel pomeriggio faccio conoscenza di Aurelio proprietario di un bel Bobber e costruttore di eliche in legno. Arriva un be temporale estivo che lava al solito i nostri aerei. Mai l'ho avuto così pulito. Riusciamo a rimanere all'asciutto grazie ad Aurelio che ci porta a caccia di.... cannoli ! Aurelio ha il suo mezzo nell' hangar che fu di Angelo d’Arrigo, è parcheggiato proprio accanto al suo deltaplano. Alle pareti decine di foto del mitico Angelo a ricordare la sua eccezionale attività e la sua personalità bellissima.

Cambio di rotta. L’Etna rimane tabù. Voliamo ancora lungo la costa con un cielo minaccioso verso l'interno e un po’ di turbolenza fino a Messina. Di nuovo lo stretto e da lì in poi saliamo la Calabria per arrivare a fare un veloce rifornimento al campo di Rascaglia. Le nostre bush ispirano come al solito molta curiosità ovunque atterriamo e mentre si fa benzina e si chiacchiera con il gestore del campo dimentico di avvitare il tappo del serbatoio dell’ala sinistra. Decollo e per fortuna me ne ricordo dopo poco. Riatterro dopo cinque minuti di volo e per mia fortuna ritrovo anche il tappo. Prossimo rifornimento a Sibari e questa volta muto come un pesce !!!  
L’aviosuperficie di Sibari è quanto di più bello abbia visto in meridione. Hangar moderni strutture accoglienti e spazi enormi, pista mantenuta alla perfezione e distributore sul campo. Decolliamo per volare fino a Castel del Monte addentrandoci nell'incontaminato territorio lucano fino a raggiungere quello spettacolo che è l'altipiano delle Murge. Ma la commozione vera è dopo l'atterraggio seduti alla tavola imbandita della tenuta Tannoia.

Il pomeriggio dopo aver volato quasi cinque ore è dedicato a puro relax . Anche a cena siamo ospiti del ristorante e sarebbe oltraggioso mancare l’appuntamento. Per me domani sarà il ritorno, mentre Max deciderà solo al mattino se decollare alla volta di Valvibrata o ritardare la partenza aspettando con le gambe sotto il tavolino in attesa che passi il previsto maltempo sulla zona adriatica . Decollo la mattina presto e Max farà lo stesso. Il mio volo è assolutamente tranquillo. Mi concedo quasi un diretto . Un paio di ore scarse e sono sulla costa pontina. Mi allungo un po' su san Felice Circeo e poi atterro . 
Bellissimo viaggio. 
Grazie Stefania e Max della bella compagnia.


18 ORE DI VOLO - 2175 KM IN 9 GIORNI

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28/03/2024 aggiornamento
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